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Corpo, Essenza e Personalità non si sviluppano mai in armonia. Uno cresce sempre a spese degli altri due. Più comunemente, la personalità (mente) cresce oltre la sua utilità originale come cappotto protettivo (immagine ideale) e guadagna una vita propria, diventando così ingombrante e spessa da arrestare lo sviluppo dell’Essenza. Il nostro corpo continua a invecchiare, la nostra personalità continua a proiettare la maturità acquisita, ma la nostra Essenza, non nutrita, rimane infantile. Di conseguenza, sembriamo adulti pur rimanendo interiormente immaturi, timidi e insicuri.
In molti casi, l’Essenza viene soffocata per così tanto tempo che entra in una sorta di letargo, un sonno, e non gioca più un ruolo attivo nella nostra vita. In altri casi, anche se sottomessa e imprigionata, la sua “sofferenza” ci richiama alla Realtà attraversando lo spesso strato di personalità con un debole vagito di cosxienza. In ogni caso ci sentiamo oppressi, soffocati, schiacciati, limitati, imprigionati nella nostra artificiosità.
Il nostro passato è una scia di pretese; il nostro futuro un cumulo di aspettative che sembra non condurre mai da nessuna parte. In questi stati squisitamente interiori, sperimentiamo un forte impulso a fare qualcosa per la nostra condizione, prima che sia troppo tardi.
Questo è il primo passo per aprirci alla realtà interiore.
La conoscenza interiore – esoterica – può portare ad un completo cambiamento di tutti i nostri valori; possiamo scoprire che le cose che consideravamo di suprema importanza non sono i punti vitali che pensavamo fossero, o che le cose che pensavamo non importassero affatto, sono invece i veri punti strategici delle nostre vite.
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Hermes